ARPAT: Rapporto Biennio 2007-2008 Aree Geotermiche
ARPAT: Rapporto Biennio 2007-2008 Aree Geotermiche
Disponibili per lo scaricamento i documenti relativi al monitoraggio ARPAT 2007-2009
Presentazione rapporto geotermia del biennio 2007-08
Geotermia - Rapporto 2007/2008
Energia geotermica
ARPAT
ha istituito nel 1996 il Gruppo di lavoro Geotermia, per seguire sotto
vari aspetti ambientali l'attività geotermica in Toscana ed i suoi
futuri sviluppi.
In questa regione l'energia geotermica è
sfruttata da tempo: già nel 1908 gli impianti e la città di Larderello
erano illuminati con l'energia geotermoelettrica prodotta da due unità
da 20 KW, nel 1913 la potenza installata saliva a 250 KW.
I campi
geotermici, in Toscana, sono concentrati prevalentemente nei territori
delle Province di Pisa, Siena e Grosseto. Fino al 1955 l'Italia è stato
l'unico paese al mondo a sfruttare i fluidi geotermici per la
produzione di energia elettrica. Alla fine degli anni '50 la potenza
installata arrivava a 300 MW, per una produzione annua di oltre 2
miliardi di KWh. Intorno agli anni '50 inizia la ricerca di nuovi campi
di vapore nell'area amiatina, dove vengono perforati i pozzi a Bagnore
e Piancastagnaio. Nella prima metà degli anni '80 a Larderello si
inizia ad osservare un progressivo calo della pressione dei vapori
endogeni, determinati da un eccessivo sfruttamento del campo.
Poichè la causa di tale deficit fu individuata nella ridotta
disponibilità di vapore, venne avviato uno studio per valutare la
possibilità di reiniettare nelle unità geologiche profonde le acque di
condensa, allo scopo di aumentare la quantità di vapore. Escluse
possibili interferenze con le falde acquifere superficiali tale
processo è stato attuato con risultati positivi.