Geotermia, Sviluppo: il caso Toscana

Geotermia, Sviluppo: il caso Toscana

Sergio Chiacchella, Direttore Generale di CoSviG: "L’energia geotermica possiede delle ricadute economiche indirette importanti per il territorio"

Sergio Chiacchella, Direttore Generale di CoSviG: "L’energia geotermica possiede delle ricadute economiche indirette importanti per il territorio"

GeotermiaNews.it
Sergio Chiacchella per QualEnergia
2017-06-01

In Italia la risorsa geotermica è conosciuta e utilizzata da sempre. Nel corso dei secoli ha contribuito a migliorare la qualità della vita delle popolazioni interessate dal fenomeno e dei processi produttivi delle attività presenti sui territori. È solo dal 1986 (L.896/86) che, dal punto di vista normativo, la geotermia è stata scorporata dal più ampio settore “minerario” ed è regolata da una legge specifica. Da quel momento ai territori oggetto di “concessioni per la coltivazione geotermica” sono stati riconosciuti contributi legati sia alla fase di realizzazione degli impianti che alla successiva attività di produzione di energia elettrica. La legge 896/86 è stata abrogata e sostituita dal D.Lgs 22/2010, ma già in precedenza, nel dicembre 2007, in Toscana, era stato firmato l'Accordo Generale sulla Geotermia”. Questo nuovo quadro di riferimento, oltre a definire i parametri e le modalità di utilizzazione del calore endogeno in un contesto di sicurezza ambientale e sanitaria, porta annualmente nelle casse dei comuni geotermici un'ingente quantità di risorse. La destinazione possibile è vincolata ma, in ogni caso, permette agli amministratori di garantire un ottimo livello di manutenzione delle strutture e infrastrutture pubbliche e più in generale dei centri storici, importanti interventi nei settori delle energie rinnovabili, dell'efficienza e del risparmio energetico, della salvaguardia ambientale e tutela e valorizzazione del territorio, una buona offerta culturale per i residenti ed i turisti. Per quanto riguarda la Toscana, e quindi l'Accordo Generale sulla Geotermia, ai 16 comuni geotermici sono destinati annualmente (e fino al 2024) oltre 30 milioni di euro, 18 dei quali incassati direttamente dalle amministrazioni comunali e 12 destinati sia a progetti comunali che di area, ma decisi in modo condiviso dal Tavolo Istituzionale sulla Geotermia di cui fanno parte tutti gli Enti Locali (Regione, Province, Unioni dei comuni, Comuni, Co.Svi.G.).

Negli ultimi anni, per contenere e contrastare gli effetti locali della più generale crisi economica, sono state sperimentate anche nuove forme di utilizzazione: sono state varate misure di incentivazione per favorire la ristrutturazione o l'apertura di spazi destinati ad attività commerciali ed artigianali nei centri storici, misure volte al contenimento dei costi per l'istruzione (contributi per acquisto libri o per ridurre i costi della mobilità), sono stati pubblicati bandi rivolti ai cittadini e/o alle piccole e medie imprese del territorio per favorire interventi nel settore delle energie rinnovabili. I risultati sono stati incoraggianti tanto che , nel secondo semestre del 2016, si è pensato ad una forma più incisiva, ed è stato messo a punto e reso operativo in questi giorni un “Fondo di garanzia per la liquidità e gli investimenti delle micro, piccole e medie imprese toscane appartenenti all'area geotermica compresa tra le province di Siena, Pisa e Grosseto”. Si tratta di un meccanismo attraverso il quale si forniscono garanzie a costo zero per l'accesso al credito da parte di imprese con nuovi progetti di investimento o che, pur avendo buone prospettive, abbiano necessità di liquidità per il superamento di situazioni transitorie. Le risorse messe a disposizione come fondo di garanzia dai comuni (4 milioni di euro) permetteranno l'attivazione di prestiti per oltre 20 milioni di euro. Questa misura si aggiunge alle altre già operanti sul territorio grazie ad accordi specifici fra gli Enti pubblici e il soggetto concessionario, Enel Green Power, come la riduzione del costo dell'energia elettrica o la cessione del calore a prezzi contenuti.

L'insieme di tali provvedimenti dovrebbe essere utile per attrarre nuova imprenditoria e consolidare quella esistente. Si tratta in ogni caso di sperimentare forme nuove di utilizzo delle ricadute territoriali derivanti da una risorsa energetica rinnovabile sicuramente strategica per il Paese ma che, grazie a queste iniziative, rappresenta anche un motore di sviluppo del territorio.


Sergio Chiacchella
Direttore Generale CoSviG Scrl
Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche


Originariamente pubblicato su QualEnergia, Anno XV, n.2 Aprile/Maggio 2017 

 

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